A Sinistra, una complessa tabella circondata da un panneggio azzurro, inserita tra due bifore, apre nel salone la sequenza degli affreschi (particolare dell’immagine precedente).
A destra, la terza campata del salone sul lato verso via Mercanti reca all’estremità destra un elaborato dipinto che inquadra il seggio del Giudice dei Dazi. L’”Offitium Datiorum”, come precisa il cartiglio, è “regium”, cioè statale, ma lo sormonta egualmente la croce rossa in campo bianco stemma della città.