PIAZZA DEI MERCANTI: LE ORIGINI

PIAZZA DEI MERCANTI: LE ORIGINI

A cura di Christian Metta

Gli scavi in via Mercanti

Rilievo degli scavi archeologici compiuti all’interno del Palazzo dei Giureconsulti e in via Mengoni, A. Ceresa Mori 1986, Milano, via Mercanti 2. Rinvenimento di selciato stradale romano, in NSAL, p. 150.; A. Ceresa Mori, B. Howes 1988-89, Milano. Via Mercanti, in NSAL, pp. 267-268.

Durante i lavori di restauro e ristrutturazione del palazzo dei Giureconsulti vennero alla luce alcuni elementi architettonici che ci permettono una ricostruzione dell’area:  tratto di basolato stradale e un pilastro quadrangolare che hanno permesso di evidenziare la stratigrafia dell’area.  Il tratto di strada messo in luce corrisponde al cardo maximus dell’impianto del Foro romano, il cui tracciato è oggi ricalcato dalle via Manzoni, via S. Margherita, via Cantù e via Nerino.

Il basolato aveva dimensioni 4,8×2,1 m ed è attribuibile a una strada orientata in direzione nord-est/sud-ovest, di cui si conserva solo il limite sud-est.

Posto a sud-est della strada, distante da questa a circa 3,6 m, venne rinvenuto un pilastro a base quadrangolare in mattoni  interi e spezzati, legati tra loro con malta rosata. La fondazione della struttura è composta a sacco in conglomerato di ciottoli e laterizi legati da una malta molto tenace.

Il pilastro era orientato nello stesso modo della strada e poteva essere pertinente ad un porticato adiacente. Un altro basamento venne rinvenuto in Piazza del Duomo e per forma e dimensioni possono essere associati.
L’intera area venne disturbata da interventi successivi, inquadrabili all’epoca tardoantica-altomedievale, che hanno asportato le strutture romane.

A fasi più recenti appartengono quattro cisterne in laterizi di forma circolare e ovale inquadrabili cronologicamente ad epoca bassomedievale e rinascimentale.

Origini.02

Particolare dei due grandi basamenti monumentali di piazza del Duomo e piazza dei Mercanti - Immagini di Mediolanum, D. Caporusso (a cura di), Immagini di Mediolanum Archeologia e storia di Milano dal V secolo a.C. al V secolo d.C, Milano 2007. F. Sacchi 2012, Mediolanum e i suoi monumenti dalla fine del II secolo a.C . all’età Severiana, Milano. 

Il basolato aveva dimensioni 4,8×2,1 m ed è attribuibile a una strada orientata in direzione nord-est/sud-ovest, di cui si conserva solo il limite sud-est.

Posto a sud-est della strada, distante da questa a circa 3,6 m, venne rinvenuto un pilastro a base quadrangolare in mattoni  interi e spezzati, legati tra loro con malta rosata. La fondazione della struttura è composta a sacco in conglomerato di ciottoli e laterizi legati da una malta molto tenace.

Il pilastro era orientato nello stesso modo della strada e poteva essere pertinente ad un porticato adiacente. Un altro basamento venne rinvenuto in Piazza del Duomo e per forma e dimensioni possono essere associati.
L’intera area venne disturbata da interventi successivi, inquadrabili all’epoca tardoantica-altomedievale, che hanno asportato le strutture romane.

A fasi più recenti appartengono quattro cisterne in laterizi di forma circolare e ovale inquadrabili cronologicamente ad epoca bassomedievale e rinascimentale.

Gli scavi di via Mengoni

Milano, via Mengoni: planimentria dell’area di scavo – AA. VV., Scavi MM3. Ricerche di archeologia urbana a Milano durante la costruzione della linea 3 della Metropolitana, 1982-1990, a cura di D. Caporusso, Milano, Et, 1991, 3 voll. in 5 t. (ill. e tavv.) 

Durante i lavori per la costruzione della nuova linea della metropolita di Milano (MM3) venne indagata un’area di 50 mq posta a sud di via Mengoni[1] (corrispondente al muro occidentale del palazzo dei Giureconsulti).

Le indagini hanno rilevato che la stratigrafia posta sotto il piano stradale (120,95 m s.l.m. ca) era molto disturbata da lavori effettuati in epoca moderna, ma fu possibile evidenziare diverse fasi di frequentazione.

La sequenza stratigrafica evidenziata ha rilevato diverse fasi di messa in opera di strutture inquadrabili dall’epoca romana fino a epoca moderna.

Gli strati più bassi sono probabilmente riferibili al I secolo a.C., mentre al I secolo d.C. appartengono i basoli, in pietra grigia, appartenenti a una strada romana orientata est-ovest e collegata a un sistema fognario in laterizi.  La strada era composta da macerie (laterizi, malta e frammenti di intonacato)[2].  Dallo strato sovrastante la strada e su quello di preparazione provengono frammenti di ceramica a vernice nera e terra sigillata nord-italica inquadrabile al I secolo d.C

[1] Lo scavo venne effettuato dalla Società Lombarda di Archeologia (SLA) sotto la direzione scientifica della Soprintendenza per i Beni Archeologici della Lombardia, Dott.ssa Donatella Caporusso.

[2] Durante scavi sotto Palazzo Giureconsulti vennero alla luce basoli analoghi, ma privi di strati di preparazione (Ceresa Mori 1986).

Via Mengoni: planimentria dell’area di scavo – AA. VV., Scavi MM3. Ricerche di archeologia urbana a Milano durante la costruzione della linea 3 della Metropolitana, 1982-1990, a cura di D. Caporusso, Milano, Et, 1991, 3 voll. in 5 t. (ill. e tavv.) 

Durante i lavori per la costruzione della nuova linea della metropolita di Milano (MM3) venne indagata un’area di 50 mq posta a sud di via Mengoni[1] (corrispondente al muro occidentale del palazzo dei Giureconsulti).

Le indagini hanno rilevato che la stratigrafia posta sotto il piano stradale (120,95 m s.l.m. ca) era molto disturbata da lavori effettuati in epoca moderna, ma fu possibile evidenziare diverse fasi di frequentazione. La sequenza stratigrafica evidenziata ha rilevato diverse fasi di messa in opera di strutture inquadrabili dall’epoca romana fino a epoca moderna.

Gli strati più bassi sono probabilmente riferibili al I secolo a.C., mentre al I secolo d.C. appartengono i basoli, in pietra grigia, appartenenti a una strada romana orientata est-ovest e collegata a un sistema fognario in laterizi.  La strada era composta da macerie (laterizi, malta e frammenti di intonacato)[2].  Dallo strato sovrastante la strada e su quello di preparazione provengono frammenti di ceramica a vernice nera e terra sigillata nord-italica inquadrabile al I secolo d.C.

Origini.05

Via Mengoni: strada romana – Archivio fotografico della Soprintendenza per in Beni Archeologici della Lombardia

All’epoca medievale possiamo attribuire una fondazione, orientata est-ovest (larga 90 cm, profonda 70 cm) e parte dell’alzato, realizzati entrambi con frammenti di mattoni romani e ciottoli legati con malta. Questa struttura romana era situata sullo stesso allineamento di una struttura simile rinvenuta durante i lavori di ristrutturazione sotto palazzo dei Giureconsulti.

Altre due strutture, inquadrabili al Medioevo, orientate est-ovest lungo la strada di epoca romana, erano costituite da basoli recuperati da una strada romana. Più a est era presente un’altra fondazione simile, ma l’alzato era costituito da frammenti di laterizi romani e ciottoli legati con malta. …Probabilmente queste due strutture facevano parte di un edifici di età medievale.

All’epoca rinascimentale appartengono i resti di strutture associate alle cantine del palazzo dei Giureconsulti.

Origini.06

 Milano, via Mengoni: strutture in laterizi – AA. VV., Scavi MM3. Ricerche di archeologia urbana a Milano durante la costruzione della linea 3 della Metropolitana, 1982-1990, a cura di D. Caporusso, Milano, Et, 1991, 3 voll. in 5 t. (ill. e tavv.) 

Basamenti quadrangolari

Grande basamento quadrangolare e resti di basolato stradale, con crepidine sul alto sud (corrispondente all’asse di Bergamo) che incrociava il decumano massimo (attuali via S. Margherita-via Manzoni) (scavi MM1, 1960).

Negli anni ’60, durante i lavori per la costruzione della linea 1 della metropolitana milanese vennero alla luce due basamenti rettangolari realizzati in ciottoli legati tra loro con abbondante malta: uno è stato rinvenuto in piazza del Duomo e l’altro in via Mercanti ed erano ubicati in corrispondenza di incroci stradali.

Il basamento posto in via Mercanti misurava circa 7 m per lato e indicava lo snodo tra l’asse stradale in direzione di Como, attuale via Mercanti, e il tracciato viario del cardo in uscita dal foro, in direzione di Monza-Lecco, attuali via Santa Margherita e via Manzoni.

Origini.09

Basamento monumentale in piazza del  Duomo - Immagini di Mediolanum, D. Caporusso (a cura di), Immagini di Mediolanum Archeologia e storia di Milano dal V secolo a.C. al V secolo d.C, Milano 2007.

Scavi in via S. Margherita

Milano - Scavi in via S. Margherita

Resti di abitazione in corso di scavo nel 1985, Milano, vai S. Margherita e via S. Pellico
S. Jorio 1985, Milano. Via S. Margherita – via S. Pellico, in NSAL, pp. 121-122.

Lo scavo effettuato nel 1984-1985 tra le vie S. Margherita e S. Pellico ha documentato, alla profondità di 4 m dal piano stradale, una frequentazione dell’area a partire dalla tarda età del ferro. A questa epoca risalgono resti di piccole abitazioni con alzati lignei, evidenziati dalla presenza di buchi di palo e solchi lasciati dalle travi, pavimentazioni in terra battuta e focolari di forma irregolare.

Negli strati di frequentazioni sono stati rinvenuti ceramiche inquadrabili all’epoca La Tène D e resti di corna di animali parzialmente lavorate.

All’epoca romana appartengono i resti di affreschi recuperati in grosse fosse di scarico medievali. Infatti l’area fu oggetto, in epoca romana, di una grande ristrutturazione edilizia.

Al I e II secolo d.C. appartiene una lunga fondazione in ciottoli e malta, con inizio di alzato in mattoni. Questa struttura attraversa tutta la lunghezza dello scavo in direzione est-ovest.

Ai periodi successivi sono da riferire grosse fosse di scarico, che hanno intaccato i livelli più antichi, e una grossa cisterna posta a sud-ovest dello scavo.

I ritrovamenti antichi

Afrodite ed Eros con delfino, Civico Museo Archeologico di Milano

Afrodite ed Eros con delfino

E. Camporini 1979, Sculture a tutto tondo del Civico Museo Archeologico di Milano provenienti dal territorio municipale e da altri municipia (Corpus Signorum Imperii Romani. Italia. Regio XI. Mediolanum-Comum, I), Milano, n. 5, pp. 21-22.
Milano Antica 2007, Milano Antica. V secolo a.C. – V secolo d.C., D. Caporusso (a cura di) Guida al civico museo archeologico di Milano, Milano.

Afrodite con Eros e deflino

Nel 1905 durante i lavori di sterro tra le vie San Dalmazio e Santa Margherita venne rinvenuta una statua di Afrodite ed Eros (Altezza 96 e 44 cm),  inquadrabile tra il I-II secolo d.C.

Afrodite viene raffigurata leggermente incurvata con il braccio destro piegato davanti al busto nel tentativo di nascondere le proprie grazie, secondo un tipo statuario molto diffuso nel periodo ellenistico e romano: l’Afrodite pudica.

La dea viene rappresentata in compagnia di Eros e di un delfino (rimane solo la coda sulla schiena di Eros), simbolo delle acque del mare da cui ella era nata.

Questo pezzo pregiato poteva essere un oggetto d’arredo all’interno di un cortile  di un’abitazione privata nei pressi di uno degli assi viari principali della città, il cardo maximus, in una zona dove sorgevano lussuose residenze.

Scavi in via Orefici

 Durante i lavori di sterro sulla sede stradale dell’attuale via Orefici vennero alla luce, nel 1888-1889, elementi architettonici, terracotte rinascimentali, un’anfora con iscrizione etrusca graffita, una lucerna in vernice nera e una moneta romana (asse repubblicano e piccoli bronzi del basso impero) ed un tronco di colonna in granito nero (Carotti 1890; Gatti Perer 1986).

Nel 1890 venne rinvenuto un tronco di colonna in macchia vecchia di diametro 60 cm e, alla profondità di 3.36-3.60 m sotto il piano stradale, i resti di un selciato romano.

Durante questi interventi vennero alla luce anche tracce di strutture laterali, probabilmente appartenenti a case, e un grosso tronco di colonna romana in serizzo (diametro 90 cm e lunghezza 3 m). A 2 m di profondità dal piano stradale vennero ritrovati frammenti di un condotto per l’acqua (Carotti 1981; Gatti Perer 1986).

 …Negli sterri di via Orefici venne rinvenuto un cippo con breve iscrizione votiva, dedica di Publio Cizio Giocondo  ( I secolo d.C.), mentre sempre in via Orefici verso piazza del Duomo venne rinvenuta, negli sterri di una fognatura, un’iscrizione su grande lastra di serpentino (De Marchi 1917).

 G. Carotti 1890, Relazione sulle antichità entrate nel Museo Patrio di Archeologia in Milano nel 1889, A.S.L. XVII (1890/1), pp. 426-468.
G. Carotti 1981, Relazione sulle antichità entrate nel Museo Patrio di Archeologia in Milano nel 1890, A.S.L. XVIII (1891/2), pp. 415-453.
A. De Marchi 1917, Le antiche epigrafi di Milano: con un'appendice sopra altre antichità milanesi, Milano.
R.C. De Marinis 1984, La cittò in Lombardia. La sua nascita e la sue evoluzione, in AA.VV., Archeologia urbana in Lombardia, MOdena 1984, pp. 22-33.
M.L. Gatti Perer 1986, Milano ritrovata. L'asse via Torino, catalogo della mostra (Milano 1986), Milano, p. 351.
R. La Guardia 1989, L'archivio della Consulta del Museo Patrio di Archeologia di Milano (1862 - 1903), Milano, 1989.

Basamento monumentale in piazza del  Duomo - Immagini di Mediolanum, D. Caporusso (a cura di), Immagini di Mediolanum Archeologia e storia di Milano dal V secolo a.C. al V secolo d.C, Milano 2007.