IL PATRIZIATO CITTADINO

IL PATRIZIATO CITTADINO

A cura di Chiara Continsio
Patriziato.01

Antonio Lafreri, Pianta prospettica di Milano - Civiche Raccolte di Stampe Bertarelli  - Milano

….A confermare la centralità del Broletto Nuovo nella vita politica civile ed economica dello Stato di Milano anche in epoca spagnola, è l’avvio, proprio in quello stesso luogo, nel 1562, della costruzione della nuova sede del nobile Collegio dei Dottori, vale a dire Palazzo dei Giureconsulti.

….Infatti, il Collegio dei Giureconsulti, vera e propria corporazione professionale dei dottori “in utroque jure” (in diritto civile e in diritto canonico), rappresenta anche il baluardo delle autonomie cittadine. La laurea in Diritto è prerequisito indispensabile per l’accesso alle magistrature cittadine, e dunque l’ascrizione al Collegio dei Giureconsulti è il primo inevitabile gradino delle carriere civiche. Per essere ammessi a tale congregazione, tuttavia, non è richiesto solo il titolo di dottore “in utroque”, ma il possesso di un titolo di nobiltà e altri requisiti che, nel tempo, definiscono e restringono l’accesso alla corporazione, escludendo ad esempio i chierici, l’esercizio della mercatura o di arti vili, nell’ultimo caso anche nelle generazioni precedenti a quella del candidato.

….In pratica, autoaffermandosi in senso patrizio, stabilendo i criteri per la nobilitazione validi erga omnes, implicitamente affermando che la professione del giurista è quella che fra tutte meglio e più si addice alla nobiltà, e diventando la matrice da cui si reclutano tutti o quasi gli alti funzionari della città e dello Stato, il Collegio dei Giureconsulti permette al patriziato milanese di definirsi e comportarsi come il ceto a cui spetta la difesa della legge intesa come tradizione giuridica e di porsi davanti al sovrano e agli altri ceti come il solo custode e interprete della legalità.

….Si tratta insomma di una oligarchia di nobili e giuristi che si dà il compito (ben riuscito) di difendere le esistenti istituzioni municipali anche di fronte a quelle istituite dai sovrani spagnoli all’inizio della dominazione.